In un pomeriggio nebbioso e umido, ho alzato lo sguardo e la mia presenza in Italia è scomparsa. L'unica cosa che vedevo erano grattacieli colossali che perforavano le nuvole, a dimostrare che il cielo non era un limite, ma solo un inizio. Il dolore acuto al collo, mentre guardavo con curiosità verso l'alto, era l'unica cosa che mi reggeva in piedi. Le strade non dormono mai (stridore di gomme, di freni, le urla delle sirene ed i ruggiti dei motori), la gente più vivace e vivida che mai. Poi ho capito che ero nella “giungla di cemento” insieme ai miei compagni di classe!
Che il tempo fosse soleggiato, piovoso, nebbioso, il solo fatto di essere a New York City ci elettrizzava. Durante il nostro viaggio abbiamo camminato per circa 20 estenuanti chilometri al giorno per poter vedere tutto e vivere questa esperienza nella sua pienezza. Siamo andati a Central Park, Times Square, all’Empire State Building, Grand Central Terminal, Ground Zero, la Sede delle Nazioni Unite, abbiamo visto la Statua della Libertà dal traghetto e ho preso la folle metropolitana di New York.
Ho apprezzato tutti questi luoghi ma, i miei preferiti in assoluto che mi hanno stimolato molte emozioni, sono stati Times Square e Ground Zero. Ancor prima di avvicinarsi a Times Square, sia io che i miei compagni eravamo già estasiati dal mosaico di luci e colori. Una volta in piazza, non potevo credere ai miei occhi. Sono rimasta senza parole davanti agli imponenti grattacieli che raggiungono il sole, i giganteschi cartelloni pubblicitari lampeggianti e gli schermi che si illuminavano la notte nera come la pece. Il caos dei veicoli e delle persone che ballano, ridono, ascoltano la musica e si divertirsi era rumoroso, ma mi davano un senso di pace e felicità. Ho percepito l'eccitazione che mi pizzicava la pelle e accelerava il mio battito.
Ed ancora, Ground Zero (il memoriale dell’11 settembre), le montagne russe delle emozioni. Abbiamo visto i filmati delle telefonate della povera gente innocente mentre l'aereo si schiantava nel grattacielo, divise dei pompieri, documentari di momenti insopportabili e molto altro ancora. Questa esperienza mi ha fatto riflettere su quanto sia ingiusto privare della vita migliaia di fratelli e sorelle. Inoltre, mi ha fatto comprendere quanto preziosa sia la vita e che dovremmo vivere ogni giorno apprezzando ogni momento.
Oltre a visitare New York, abbiamo partecipato al National High School Model delle Nazioni Unite (NHSMUN). Anche questo è stato fantastico! Io e i miei compagni, in rappresentanza dell'Albania, siamo stati inseriti in diverse commissioni a due a due. In passato, avevamo già vissuto questo tipo di esperienza ma, quest’anno, è stato più serio ed in grande. In un primo momento, alcuni di noi erano intimiditi dal fatto che i partecipanti erano più grandi di noi, ma alla fine abbiamo capito come funzionava.
Per noi tutti è stato un piacere condividere le nostre idee, discutere e lavorare insieme per scrivere una risoluzione. L'ultimo giorno, dopo che le nostre risoluzioni sono state votate e abbiamo finito il nostro lavoro, abbiamo partecipato al “Ballo dei Delegati”, ballato e cantato e ci siamo divertiti moltissimo.
In conclusione, essere a New York è stata un’esperienza affascinante e super emozionante. Sono molto grata per aver potuto vivere un’esperienza così stimolante con i miei compagni di classe. Ho imparato tantissime cose nuove, mi sono divertita ed ho vissuto momenti indimenticabili. Consiglio vivamente questo viaggio agli alunni della futura terza media perché, sono convinta, si divertiranno moltissimo e custodiranno questo ricordo per tutta la vita.